Oltre ci sono i campi e i pochi alberi, i gelsi forse l'autostrada non è tanta fino a qui
in un tempo che è lontano e mi ricordo
sui bordi dell'asfalto c'erano i fringuelli e i pettirossi
ho sempre pensato che si avvicinavano alla carreggiata per sentire il calore di motori delle macchine
c'era l'aria che scappava dal freddo, i loro passi che saltellavano.
La nebbia si sta portando via il giorno e il sole
ora rivedo l'asfalto ma cornacchie e gazze ladre
immobili, le piume nere, più della forza e della pazienza, aspettano e stanno
un avanzo o un luccichio, una carta gettata, la sporcizia che si fa attorno.
Vorrei il cielo e una bella parola. Vado da questa parte.
Ai sospiri si sono sostituiti i pugni.