Telefono
Il mio piccolo miracolo di San Gennaro,
la porta aperta, la valigia per le vacanze
il passaggio aereo per l'Italia.
Il divano apre le braccia quando torno
da scuola, i cuscini mi avvolgono morbidi
come quando piangevo per l'amore sbagliato.
Vi appoggio un attimo i pensieri,
mentre dalla segreteria s'invola
il tuo messaggio di stamani.
I confini tra le parole dopo un po'
si perdono, come il latte che verseresti
nella tazza di tè, se fossi qui. Le fibre
ottiche ci avvicinano, quasi fossi con me
in questo canto del Midwest, non a Milano
a goderti l'insonnia.
Forse un giorno mi riceverai
in dono; per ora bastano questi
messaggi inattesi: ciao amica mia,
dove sei? Internet si è suicidato,
vorrei scriverti ma non posso.
Il tè è una nuvola, il latte una carezza.
Oggi non ero in casa. Se ci fossi stata
non so come avrei risposto.
Forse qualcosa come yes
I miss you too.