SENZA MAMMA
Ti rivedo
con patema immutato
rammentar la madre sparita,
indicarci una fossa comune,
lanciar nel vuoto un fiore,
con un botto nel cuore.
E scrutavo l’antico dolore …
Tornavi il bimbo d’allora,
sperduto di fronte al mistero,
smarrito per le strade del mondo.
E ti s’affacciava
quell’età deserta
svanita appena nel nido nuovo,
un’arcigna casa
alle calcagna...
Su per l’erta arrancasti
senza mamma!
Ed a noi regalasti
la Scala d’Oro
per farci salire più in fretta…
Tu disarmato ci guardavi
come distratti allontanarci
dopo la convulsa giornata …
E sentivi avverarsi
quella fiaba
che tanto amavi
raccontarci.