Giacomo Sandron Lo Spettacolo Thelonious Koln Concert Lettera Altre poesie Sogno Acquarelli Haiku

 

 

Acquarelli               home                    giacomosa@yahoo.it


A Trieste affittava una piccola stanza al centro della quale aveva piazzato un cavalletto da pittore nuovo nuovo, tanto che per passare da una parte all’altra doveva appiattirsi contro il muro.

Stava lì. Non faceva molto altro oltre a dipingere. Passava lunghe giornate in solitudine a mescolare colore, stendere colore, e intanto fumava. Instancabilmente. Di solito aveva sempre con sé una busta di tabacco dolce olandese che comperava in una bottega che solo lui sapeva; a noi diceva che si sentiva più sicuro con una busta di tabacco in tasca, e intanto fumava. Apriva  una sottile scatola di metallo che aveva decorato con smalti rossi e blu in cui custodiva le cartine e ne estraeva una con gesto secco e preciso. Poi, con pollice e medio staccava una presa di tabacco e ce la adagiava sopra. Sapeva essere calmo e tranquillo quando si arrotolava una sigaretta. Sembrava concentratissimo, in equilibrio su di un punto fisso interiore che guidava i suoi gesti. I polpastrelli accarezzavano dolcemente la carta, una rapida leccata sulla colla con la punta della lingua e un gioco di dita a chiudere il tutto. Strappava la carta in eccesso e infilava la cicca tra le labbra. Fuoco, due brevi boccate e le volute di fumo cominciavano a serpeggiare per la stanza fuoriuscendo dense dalle sue narici. Per un istante era in estasi. Se ne stava lì ad ascoltare l’impercettibile scricchiolio della carta che ardeva di luca rossastra e il tabacco che scendeva a consumargli i polmoni. Ogni tanto comprava delle Gitanes senza filtro. Quelle sì che li spaccavano, i polmoni. Tabacco nero, forte, pesante, ma l’aria da intellettuale che gli donavano era impareggiabile.

Non è che facesse molto altro oltre a fumare. Perlopiù dipingeva. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giacomo Sandron | Lo Spettacolo | Thelonious | Koln Concert | Lettera | Altre poesie | Sogno | | Haiku