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Sogno un risveglio

   tra bianchi petali di seta opachi,

   tra lenzuola di lino intrecciato

   intriso di dolcissimo dolore,

   là ove è il giaciglio degli eroi.

Sogno un risveglio

   sulla roccia aguzza

   immersa nel silenzio dei boschi

   baciati dall’aurora,

   là ove riposano i morti.

Sogno un risveglio

   addosso al dorso sudato

   fragrante di sesso,

   nell’umido delle carni

   là dove il riposo è un ricordo lontano.

Sogno un risveglio

   alla luce del mattino,

   chicchi di grano tra i denti

   e latte di gengive.

Sogno un risveglio,

   e mi volto ed il buio è scivolato

   in drappi scuri sui tetti come un gatto.

Sogno un risveglio

   nel cuore della notte, tra i grilli

   e la luce tremolante

   d’una lampada ad olio andata perduta.

Sogno un risveglio

   da foglia secca,

   fresca di morte.

Sogno un risveglio

   ballando il tip tap

   sulla corda di un basso

   della bestia Charles Mingus.

Sogno un risveglio

   in punta di piedi

   su un gorgheggio di cristallo della Callas,

   un risveglio

   tra l’argento delle mani di un’arpista.

Sogno un risveglio

   tenue,

   alla luce di orzo e di grano,

   al profumo del miele di tiglio

   tra chicchi spezzati di caffè

   e pane nero.

Sogno un risveglio

   da sogno,

   con danze in abiti di campagna.

Sogno un risveglio

   tra pietre sicure

   rotolanti in denti.

Sogno un risveglio

   tra seni e sudori,

   ossa di bacini

   e sfumature bordeaux.

Sogno un risveglio

   crocchiando insalata,

   un risveglio

   soffritto di luce.

Sogno un risveglio

   con i fili dell’erba

   tra le dita dei piedi

   e liquida rugiada.

Sogno un risveglio

   infilato in un sax tenore,

   in una notte di fumo

   al Village Vanguard.

Sogno un risveglio

   di pelle negra

   di ebano scavato

   tra colori di terra in pasta di danze.

Sogno un risveglio

   nella pace dell’amore,

   nell’eterno ritorno

   dell’Uno universale.

Sogno un risveglio

   al tocco leggero

   di mani sui fianchi,

   un risveglio

   al bocciolo di rosa.

Sogno un risveglio

   al chiaro sole del mattino,

   croccante impigliato

   tra la seta della carne tua.

Sogno un risveglio

   alle pendici

   della montagna del saggio,

   caffè tostato e marmellata

   prima della salita.

Sogno un risveglio

   alla pasta di mandorle

   e sulle labbra il sole secco

   della rossa terra di Sicilia.

Sogno un risveglio

   su chilometri di costa bianca

   a strapiombo sull’Oceano.

Sogno un risveglio

   sotto il cielo d’Irlanda,

   tra nuvole gonfie di pioggia

   e pipe che fumano sottili

   e pesce pescato di fresco.

Sogno un risveglio

   lontano dal livido rancore,

   all’estremità settentrionale dell’odio.

Sogno un risveglio

   nel riposo degli occhi,

   nel sereno delle labbra sorridenti,

   nel latte della pelle,

   sulla punta di un piccolo seno crudo.

Sogno un risveglio

   ricordando tutto l’amore del mondo

   e dimenticarlo in un gesto,

   un unico gesto pulito.

 

 

 

 

 

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